Building: Main Venue Building
Room: room 8
Date: 2017-02-08 04:30 PM – 06:00 PM
Last modified: 2017-01-23
Abstract
La teoria della transizione demografica è molto efficace nel mettere in relazione la modernizzazione socio-economica con l’innesco/diffusione del controllo delle nascite: ormai sono pochi i paesi dove la fecondità non è ancora iniziata a diminuire, ed è facile prevedere che tutti gli altri seguiranno, nel giro di pochi anni, come suggerito anche dalle previsioni della Population Division delle Nazioni Unite (PD-UN). Ma cosa accade quando il controllo parity specific diventa un comportamento consolidato? I paesi tendono a convergere verso comportamenti simili, come suggerito dalla PD-UN che immagina una progressiva convergenza verso TFR≈1.8 o all’opposto si osservano differenze persistenti e geografie consolidate? La risposta a questa domanda è premessa indispensabile per mettere in relazione tali differenze con le caratteristiche dei diversi paesi, ragionare su eventuali politiche orientate a modificare il comportamento fecondo delle coppie, prevedere la fecondità di ogni singolo paese per i prossimi decenni. In questo lavoro vogliamo descrivere quello che è successo nei paesi a bassa fecondità, senza pretende di spiegare le ragioni che stanno alla base di queste differenze, che sono peraltro tutt’altro che facili da definire.